Può finire l’amore per la propria Fiat 500?
La mia Fiat 500 d’epoca mi ha reso tante volte felice ma, in questi ultimi anni, le continue disavventure fino al esser rimasto per strada al ritorno dalle vacanze estive (era il mio sogno nel cassetto da tanti anni) mi ha portato ad un “disaffezionamento” nei confronti della mia Cinquecento. E’ finito l’amore?
Sono tre settimane che la mia Cinquecento è nel box, protetta dal suo bel telo tricolore, e proprio non me la stò filando…..
E’ una bella giornata, c’è un raduno qui vicino…. inutile, non ho voglia.
Ma cosa sta succedendo?
Tutto nasce da quello che è successo negli ultimi anni e sopratutto l’estate scorsa.
Tre anni fa ho fatto un super restauro, apparentemente fatto a regola d’arte, peraltro costato una fucilata, proprio per “rimettere a posto“, per bene, la mia Fiat 500 d’epoca del ’71.
E’ stato fatto veramente tutto, cinghia della distribuzione, castelletti delle valvole (rotto), revisione completa del cambio e dei semiassi, revisione di spazzole del motorino e dinamo, revisione completa del carburatore, revisione pompa e freni, batteria, etc etc.
Alla fine, la mia cinquecento in tutto il suo splendore era pronta, e dopo un paio di giretti fuori porta nei raduni qui vicino, ho deciso di andare a Garlenda con mia moglie. Il risultato lo sapete, ogni 40 Km toccava fermarsi perchè il motore perdeva potenza sino a spegnersi. Cofano aperto, 15 minuti dopo si ripartiva ma poi, stesso problema.
In poche parole quello che doveva essere un bellissimo week-end con moglie e Cinquino si è trasformato in un incubo bollente (più volte fermi sotto il sole con più di 33°)
E’ la pompa della benzina! Mi hanno detto….. Cambiata!
E’ la bobina! ….. Cambiata
E’ il condensatore!…. Cambiato!
Sono le puntine! E’ il filtro della benzina che fa entrare l’aria…. cambiati
etc etc
Pezzo dopo pezzo cambiato tutto, arrivato l’inverno, col freddo pochi Km e nessun problema.
Decido allora di coronare il sogno di una vita: vacanze in Toscana a bordo della mia Fiat 500 d’epoca!
Faccio prima un giro di prova e un paio di raduni. Compare progressivamente un “rombo” nell’abitacolo ma mi dico: “sei tu che sei paranoico, le auto di una volta erano rumorose, è normale….”
E’ deciso, si parte, io sulla mia cinquecento, famiglia a bordo di altra macchina, si va in vacanza in Toscana.
Parto – ovviamente – all’alba è subito rombo che aumenta, faro che non funziona e qualche sobbalzo. Che faccio? Mi fermo e torno indietro? Al grido di “boia chi molla!” e sopratutto per vincere le mie paure e ansie varie, vado avanti!
Faccio il passo della Cisa e godo come un riccio, arrivo in Liguria e … sono praticamente sordo! Misurati 95 dB di rumore all’interno dell’abitacolo a 70 Km all’ora! Pazienza, è comunque tutto bellissimo, vado avanti.
Imbocco l’Aurelia, viaggio dove viaggiavano queste auto, sobbalzi, e l’auto si ferma. Aspetto, lascio raffreddare il motore, riparto.
Faccio l’errore di imboccare l’autostrada nell’ultimo tratto. Si, perchè se ti fermi in autostrada non puoi “aspettare” e, se passa la stradale o un auto delle autostrade, ti segnalano al soccorso stradale che ti viene e caricare sul carro attrezzi.
Meno male che avevo fatto l’assicurazione con il massimo del chilometraggio. Presa e portata a destinazione.
Durante le vacanze ho fatto dei giri in Toscana ma il rombo all’interno dell’abitacolo era tale da scoraggiare chiunque, nessuno della mia famiglia è voluto venire con me a fare un giro.
Inoltre, l’idea di rischiare di fermarsi per strada mi faceva un pò passare la voglia.
Arriviamo a fine vacanze, si deve tornare a casa. Che fare?
Dimenticavo, mi direte: “ma perchè non l’hai portata da un meccanico che se ne intende di 500?” Perchè ad Agosto non c’era nessuno nella zona dove mi trovavo, specialmente nella settimana di ferragosto….
Dicevo, si deve tornare a casa, che fare? Ce la giochiamo ovviamente, e altrettanto ovviamente dopo 60 Km sobbalzi, agonizzando esco dalla super strada, raggiungo la pineta e li, la mia Cinquecento muore. Non riparte, anche dopo un’ora, niente. Ma io il giorno dopo devo essere al lavoro…..
Carro attrezzi, deposito a 26 Euro al giorno, Bisarca che non passerà mai, recupero con camion grazie ad un mio amico, ma questa è un’altra storia (costata più di 1000 Euro)
Portata la mia Fiat 500 d’epoca da altro meccanico, che, su indicazione di un vecchio meccanico Fiat, ormai in pensione, attribuisce ai pistoni e alle valvole il problema. (Pistoni con fasce elastiche maggiorate Wenkel per migliorare la tenuta ma maggiore attrito, maggiore attrito con il caldo uguale surriscaldamento della testata con progressivo deterioramento delle valvole)
Sostituiti pistoni, valvole, bobina, spinterogeno con ricambi originali certificati. Prezzo super onesto, questo lo devo dire.
Riparto, e a caldo il motore perde olio dal carter (non originale) e si accende la spia dell’olio ai bassi regimi del motore.
Mi è venuto da piangere.
Carter rimontato originale, guarnizione originale (!), usato olio 40 W con addensante per evitare che sia troppo fluido a caldo, cosa succederà al prossimo giro con 30° di temperatura ambiente?
Con tutte queste incertezze è nata una profonda sensazione di disagio.
Avere l’ansia di rimanere a piedi di nuovo, l’idea che non sia possibile farci un viaggio “lungo”, perchè si rischia di rimanere per strada con il cofano aperto, temere di trovarsi in una situazione costosa dopo averci già speso un sacco di soldi, avere sempre un problema, beh…. capisco perchè alla Domenica non ho tutta questa voglia di farci un giro.
E’ una sensazione bruttissima, è finito l’amore per la mia Cinquecento?
Ho bisogno di un pò di incoraggiamento, qualche idea?
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