Problemi di surriscaldamento della Cinquecento? Ecco la soluzione!
Anche se le nostre fantastiche Cinquecento possono andare ovunque, a volte ci possono essere problemi di surriscaldamento. Quali le cause? Cosa fare? Ne parliamo in questo post!
Le nostre Cinquecento sono in grado di viaggiare in condizioni di freddo o caldo estremo.
Abbiamo testimonianze di viaggi in posti freddissimi come il Kazakistan
oppure di viaggi lunghissimi nel deserto, sempre affrontati con grande disinvoltura.
Tuttavia sui forum molte sono le testimonianze di cinquecentisti afflitti da problemi di surriscaldamento del motore
In tutti questi forum si racconta di problemi di rendimento del motore legati alla temperatura, sino allo spegnimento dello stesso.
Di solito le cause possono essere legate ad un difetto del sistema di ventilazione.
La grata di areazione presente sotto il lunotto posteriore può otturarsi se esposta a detriti.
La ventola centrifuga, collegata alla dinamo e azionata dalla cinghia difficilmente può essere la causa del surriscaldamento del motore della cinquecento.
Invece i cilindri, con le loro alette di raffreddamento possono essere sporchi / incrostati e quindi non essere in grado di disperdere il calore generato.
Ma nella maggior parte delle volte, il problema del surriscaldamento dipende da due fattori.
Anticipo: un anticipo mal regolato e particolarmente “anticipato” può innescare il surriscaldamento del motore.
Se l’esplosione nella camera di combustione avviene troppo precocemente, l’ulteriore compressione del pistone genera una maggiore quantità di calore. Questo effetto si manifesta soprattutto agli alti regimi, quando la produzione di energia termica aumenta esponenzialmente.
In questo caso la soluzione è facile e consiste nel regolare correttamente l’anticipo o ritardarlo un pochino.
Valvola termostatica: sul carter esiste questa speciale valvola che, quando il motore raggiunge i 70°C inizia l’apertura dello sfiato con la fuoriuscita dell’aria calda.
Il controllo è facile, basta, a motore caldo, verificare che la farfalla sia aperta (vedi foto in basso)
Detto ciò personalmente ho avuto problemi di surriscaldamento in occasione del raduno di Garlenda.Sia alla andata che al ritorno, il motore, dopo circa un’oretta ha iniziato a perdere potenza, ingolfarsi sino all’arresto. Contemporaneamente la spia dell’olio di accendeva ai bassi regimi. Panico, spengo il motore, aspetto 5 minuti. Riparto e tutto torna normale, 40 minuti dopo stessa storia…
Parlandone con il mio meccanico, abbiamo deciso di ritardare un pochino l’anticipo e rimuovere il tubo di gomma del riscaldamento abitacolo.
In questo modo l’aria calda esce più facilmente favorendo il raffreddamento del motore.
Dopo questa modifica il motore è molto più fluido (ritardato l’anticipo) e soprattutto, almeno sino ad ora, non ho più avuto il problema del surriscaldamento.
AGGIORNAMENTO
Dopo aver pubblicato su Facebook una richiesta di aiuto, visto che il problema in realtà non si è risolto, sono stato “invaso” da quasi 1000 commenti e consigli.
Ho deciso quindi di stilare una check-list nel caso altri felici possessori di fiat 500 abbiano questo problema.
Dai consigli ricevuti è emerso che la causa del malfunzionamento del motore con il surriscaldamento può essere ricercato nel: carburatore, pompa benzina, condensatore, bobina. Vediamo.
Tappo serbatoio: alcuni lettori mi hanno raccontato di problemi simili dovuti alla chiusura dello sfiato d’aria del tappo serbatoio. Man mano che la benzina diminuisce nel serbatoio aumenta la depressione, ed ad un certo punto, la pompa non ce la fa più a “succhiare ” la benzina. Per la conferma basta svitare il tappo e sentire l’aria che entra.
Carburatore: diversi lettori mi hanno segnalato che la benzina verde va in ebollizione a temperature più basse della benzina super, per la quale la Fiat 500 è stata costruita.
L’ebollizione della benzina ovviamente determina il malfunzionamento del carburatore, inoltre, aumentando la pressione, la pompa della benzina non è in grado di funzionare correttamente.
Alcuni lettori mi hanno consigliato di inserire una deviazione a T (orifizio secondario di un mm diametro) con rinvio in serbatoio della benzina in eccesso, aumentando il flusso, espellendo i gas e raffreddando la pompa.
Pompa della benzina: proprio perché una pompa a bassa pressione può andare in crisi o per l’aumento della pressione nel carburatore o perché, per le elevate temperature, la benzina inizia a bollire al suo interno. La cosa è confermata dalla comparsa di bollicine nel tubo della benzina che va dalla pompa al carburatore.
Molti consigliano di sostituirlo con una pompa elettrica. (io però non sono d’accordo, se la macchina è nata in un modo perché trasformarla?)
Condensatore: molti lettori mi hanno raccontato della risoluzione del problema rimettendo il vecchio condensatore al posto del nuovo.
Consiglio, se non avete un vecchio condensatore provate a cambiarlo con un Marelli, Made in Italy che pare vada benissimo.
Bobina: Giustamente un lettore mi ha consigliato di inserire una resistenza – fatta apposta per questo scopo – per ridurre la corrente che attraversa la bobina e ridurne il surriscaldamento. Le nuove bobine, lavorando con le accensioni elettroniche , gestiscono correnti nettamente inferiori rispetto al circuito classico della fiat 500 d’epoca.
Ringrazio tantissimo i lettori per i consigli, tuttavia in questo momento sono in ferie senza la mia Cinquecento, farò tutte queste prove al mio ritorno.
Il trucco però sarà quello di munirmi di uno spruzzino ad acqua, e raffredderò, una alla volta, pompa benzina, carburatore, condensatore o bobina, scoprendo alla fine quale sia la componente che non va.
Vi farò sapere!
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Io ho un motore legato a 650 , carb. 26, ho messo una ventola originale maggiorata da me, una Coppa maggiorata, una pompa olio maggiorata del 126, e un olio 20/50 che sarebbe la cosa che ha risolto la spia rossa, perché e un olio che tiene la temperatura, anche se sta ferma al min. Per mezz’ora non cambia anche con la temp.est. alta a 45 C°Di quest anno ad agosto!. La uso sempre, e ce anche una soluzione per dimenticarsi lo spinterogeno originale, ma sta dare una bra satura leggera ai due contatti interni con argentone e al rotore in modo da ridurre al min la distanza, poi l argentone non e soggetto a sfiammare come i contatti di Ottone, comunque ci va tempo e pazienza, questa e la forza della disperazione, comunque se uno si sa arrangiare con il cinquina arrivi sempre a casa… Io ho s filettato una candela e sono arrivato a casa comunque.. Legando la con un filo di ferro dopo averla riavviatata.. Salve a tutti!!