La 500 Steyr Puch – Un piccolo reportage su questa fantastica autovettura!
Cosa sappiamo della 500 Steyr Puch, cugina della Fiat 500 e prodotta in Austria da una collaborazione con FIAT negli anni trenta? Ecco un breve reportage per tutti gli appassionati.
Stayer Daimler Puch AG era un famoso gruppo industriale che per quasi 60 anni, produsse automobili, motocicli aerei e trattori.
Successivamente alla seconda guerra mondiale, nacque una collaborazione con FIAT basata sulla importazione e modifica delle autovetture italiane, adattandole alla richiesta del mercato austriaco.
Da questa collaborazione nacque la 500 Steyr Puch, la piccola utilitaria italiana munita di un originale motore boxer.
La FIAT forniva il telaio, l’avantreno e gli interni. Il motore e il cambio venivano forniti dalla Stayer Daimler Puch che provvedeva anche all’assemblaggio dell’autovettura.
Triste da dire ma il motore boxer si rivelò subito migliore, in termini di potenza, fluidità e comfort, a quello bicilindrico FIAT.
Le altre principali differenze erano: il tachimetro (che gira in senso anti orario), il fregio anteriore, il cofano motore con prese d’aria maggiorate ed altri accessori estetici.
Da un punto di vista tecnico, come già detto il motore boxer, il cambio sincronizzato, i tamburi dei freni e i mozzi maggiorati erano le principali differenze rispetto alla Fiat 500 italiana.
La prima versione della 500 Steyr Puch, prodotta nel 1957, vantava caratteristiche tecniche di tutto rispetto: Bicilindrico Boxer in alluminio con una potenza di 16 CV a 4600 RPM in grado di far raggiungere i 100 Km/h.
A differenza dell’Italia l’auto fu subito accolta con simpatia ed entusiasmo e venne adottata anche dalle istituzioni pubbliche (Poste Austriache)
Negli anni successivi, parallelamente allo sviluppo delle varie versioni delle Fiat cinquecento in Italia anche la 500 Steyr Puch migliorò abitabilità, potenza e rifiniture.
Nel 1959 arrivò la versione con tetto chiuso e sfruttando la versione della Cinquecento D anche la Steyr Puch si arricchì dei sedili reclinabili, fanaleria rinnovata e impianto lava vetro.
Nel 1964 la Steyr Puch produsse la versione 650 T (Thondorf) equipaggiata con un motore da 660 cc in grado di sviluppare 27 CV a 5000 RMP e di portare questa 500 alla velocità di 120 Km/h e successivamente la versione 650 TR da 34 CV, velocità massima di 130 Km/h.
Al pari delle versioni Abarth, anche la 500 Steyr Puch produsse una versione per le corse automobilistiche, chiamata Montecarlo, con una potenza di 40 CV ed na velocità massima da 140 Km/h
Negli anni successivi vennero prodotte delle versioni stradali aggiornate: la 500 S da 20 CV e la versione Europa caratterizzata da un quadro strumenti con contagiri e manometro olio.
Alla fine la Steyr Puch produsse circa 60.000 modelli di 500 ( contro i 2 milioni di Fiat cinquecento prodotte dalla FIAT) di questa bellissima autovettura.
Oggi le 500 Steyr Puch rappresentano delle chicche per i collezionisti e fanno sempre un figurone quando presenti ai vari raduni.
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