Fiat 500 d’epoca e gli additivi per la benzina: ma servono davvero?

Dal 1° Gennaio 2002 la benzina Super che si usava in tutte le autovetture è stata sostituita dalla benzina verde. Ma le nostre fiat 500 d’epoca, senza marmitta catalitica, al possono usare? Ci dicono che servono degli additivi per la benzina, ma è vero? Approfondiamo il discorso.

 

Diciamo la verità, riempire i serbatoi delle nostre Fiat 500 d’epoca con quel liquido verde ci fa un pò di impressione. Anni fa non era così. Poi ci prende il dubbio, questa benzina non rischia di rovinare il motore? In fondo la diversità è nell’assenza del piombo, ma è così indispensabile? Gli additivi per la benzina che troviamo in vendita, alla fine ca osa servono?

Per capire meglio dobbiamo fare un passo indietro, e partire dall’origine della benzina. Questa nasce nel 1939 come frazione leggera del petrolio. Utilizzata nei motori a ciclo Otto concorre all’evoluzione tecnologica sia in campo militare che civile. Con l’aumento del rapporto di compressione dei motori nasce l’esigenza di incrementare il potere antidetonante della benzina per evitare che la semplice compressione della miscela aria – benzina inneschi la detonazione prima dell’innesco da parte della candela. 

I chimici della Esso, sfruttando le caratteristiche antidetonanti dei sali di piombo, iniziarono ad  introdurne piccole percentuali nella benzina. Il potere antidetonante, indicato in Ottani (numero di Ottano o NO) iniziò ad essere indicato per specificare benzine diverse. Negli anni ’60 avevamo la benzina normale e la benzina super.

Nelle nostre Fiat 500 d’epoca che benzina mettevamo?

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Nelle Fiat 500 L-R si poteva tranquillamente usare la benzina normale, mentre nella Fiat 500 Sport o nella Fiat 500 Abarth si doveva per forza usare la Super.

Tuttavia nel 2001 arriva la verde “premium” a 97,98 ottani (chiamata SuperPlus) in grado di rimpiazzare la rossa. Come antidetonante nella benzina verde si utilizza il Benzene che subito si rivela estremamente nocivo se l’auto non dispone di marmitta catalitica. Inoltre subito appare l’esigenza di utilizzare gli additivi per la benzina per proteggere il motore dall’assenza del piombo, co la sua funzione lubrificante, sopratutto a livello delle sedi delle valvole.

L’assenza del piombo nella benzina verde portò al danneggiamento delle sedi valvolari, sopratutto nei motori ad albero a camme in testa, ove le valvole ruotano, smerigliando la sede nella camera di combustione.

Studi successivi hanno confermato però che il piombo ha un’elevata persistenza sulle pareti del cilindro, anche dopo parecchio tempo. Basta quindi un pò di benzina rossa ogni tanto per proteggere il motore.

Ma ormai questo tipo di benzina è introvabile e quindi ecco la necessità di utilizzare gli specifici additivi per la benzina verde.

Per la scelta occorrerà ricercare gli additivi specifici per auto storiche e, ad ogni rifornimento, versarne la dose indicata nel serbatoio. Così i motori delle nostre Cinquecento non si fermeranno mai!

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